martedì 12 luglio 2011

Australia saluuuuti!

Oplà, salve a tutti di nuovo.

Qua le cose cambiano in fretta. Siamo arrivati in quel di Sydney a Pasqua, stanchi. Cielo coperto, negli ostelli si può accedere alla camera solo dopo le 15:00…erano le 12:00. Abbiamo preso un kebab, mangiato su una panchina in un parco la vicino con tanta gente stranane non attorno. Poi in camera a riposare. Nell’ultimo mese abbiamo cambiato un paio di ostelli per poi prendere una camera in affitto. Ora paghiamo metà dell’affitto perché aiutiamo a far le pulizie in giro per vari appartamenti sempre dello stesso proprietario del nostro. Fra fa un corso d’inglese da un bel po’ ormai e lavoricchia un po’ in qualche ristorante, io faccio qualche lavoretto di volantinaggio o altro se trovo.

Siamo stati all’acquarium di Sydney. Biglietti gratis: regalato da una signora che ci ha detto “non me l’hanno strappato…vi interessa?” Thanks a bunch! E cavoli, veramente meritava…già! Pescioni vari, squali, dugonghi, costruzioni in lego fantastiche e folpetti, pinguini e la lista è ancora lunga!

La mattina prima abbiamo dato un po’ di money ad un ragazzo francese che stava viaggiando. Ci pensi e sembra che le cose tornino sempre indietro…bene o male che sia. Nice. Vabbé, lasciamo stare.

Abbiamo incontrato un mio insegnate delle elementari. Che robe, molto bello rivedersi dopo così tanti anni.

Mi ricordo di lui che mi insegnava scienze usando i lego, mi ha imprestato un gioco per computer di logica molto carino e ci insegnava a giocare a rugby sul piazzale in cemento. Consigli sulla mischia: “Remember, keep the ball under your shoulder when under there so you can breathe.” Terza o quarta elementare mi pare. Ciaccolato un sacco, mangiato una bella pizza senza glutine etc. Ci ha portato dove insegna, un college. Cavoli, molto diverso da qua. Very british: uniformi e organizzazione veramente allucinante, strutture da capogiro tra palestra, n campi di n+1 sport, piscina olimpionica in costruzione etc. Poi il metodo d’insegnamento e le materie/anni scolastici funzionano in modo very different. Molto interessante invero. Keep in mind.

Io sono stato 4 giorni in grotta in australia con un gruppo australiano…meritava per vedere qualcosa qua anche se, a dirla tutta, non è che le grotte siano poi tanto diverse da quelle nostrane…alla fine il calcare ha soltanto un altro nome e l’acqua è sempre l’acqua. Però cool, giretto nice con tanto di camping nelle foresta pluviale temperata, umido, fuoco la sera e la mattina, grottina enorme e interessante geologicamente (non che ci capisca tanto in italiano, figuratevi in inglese!, ma coccolo cmq). Tanto per, se volete sapere di più dell’esperienza speleo trovate tutto qua.

Ci facciamo giretti per Sydney, siamo andati a Bondi Beach a far un toch nell’oceano con le onde dei surfisti, poi a Shark Bay a vedere un’altra bella spiaggia rivolta verso il golfo di Sydney, che in stagione mette su una rete anti-squalo in acqua, poi vari giretti intorno all’Opera House, pure una sera che c’era un festival di luci e facevano dei giochi di luci e colori sull’opera house…molto nice! Vedere foto, merita veramente!

Ora però semplicemente si torna a casa, per via del lavoro. Ho un posto al castelletto da agosto. Da un lato bene, tornare indietro con un lavoro è buono, dall’altro non so. Ma va bene così in realtà. Non che qua sia diverso da Trieste, in fondo è tutto occidentalizzato. Di diverso c’è l’atmosfera che si respira, tutti sembrano più rilassati e gli spazi sono più grandi…tanto grandi sono le strade che la gente non sa parcheggiare, tanto stare mezzo metro distanti dal marciapiede non cambia molto se la strada media ha quattro corsie.

A proposito di strade, voglio spendere due parole sull’immaginazione degli australiani per le vie delle città, i borghi e i parchi etc. Zero. C’è Hyde Park pure a Sydney, tre qaurti delle vie o città/borghi hanno gli stessi nomi di posti nella madrepatria inglese o del canada/stati uniti (Sydney ad esempio…) ma alle volte si sprecano: mettono “new”davanti! New South Wales…capirai che sforzo! Per le vie poi…terribile. Esiste una Oxford Street ovunque, Elizabeth St a bizzeffe etc, ma non solo: una volta che hai dato il nome ad una via, perché far fatica ad inventarne un altro? Riutilizziamolo! La stradina laterale di Albion St, la strada che porta da casa nostra alla stazione, si chiama…Lt Albion St. Con Lt che significa “little”. Ma non ci si ferma qui: una parallela di Albion St…Albion Way. La strada che interseca Belmore St? Belmore lane. Wow. Quasi divertente!

Ci sarebbero tanti posti da vedere ma sarebbe solo quello, vedere posti diversi e poi dire sono stato qua, tick, qua e qua, tick tick, e ora voglio andare la e la. Ma solo vedere non basta, bisogna vivere quei posti per capirli meglio. Abbiamo vissuto la farm nell’outback australiano e ora abbiamo vissuto la vita a Sydney.

Ora però si torna a Trieste, felici, sorridenti, freddolosi, stanchi, più english e con una bella esperienza alle spalle.


Saluti a tutti…e arrivederci a questo punto!

;) gnep!

Det&Fra

Nessun commento: